Caso clinico
Ricerca della massima efficienza nel trattamento del morso profondo: caso clinico Ricevuto il:
Quest for maximum efficiency in processing deep bite: case report
26 febbraio 2010 Accettato il:
A. Rizzacasa*, M. Fadda, E. Bassetti, A. Piras
11 maggio 2010 Disponibile online:
Liberi Professionisti, Milano
22 ottobre 2010
Parole chiave:
[email protected]
Riassunto Obiettivi. Scopo del nostro case report è illustrare le malocclusioni caratterizzate da contrazione delle arcate dentarie e morso profondo. Materiali e metodi. Tali malocclusioni si possano facilmente risolvere con tecnica Stright wire e attacchi Self ligating - Low friction (Time 2). Risultati. Al termine del trattamento, portato avanti con la massima semplicità esecutiva, è molto evidente l’incremento dei diametri trasversi e l’ottenimento di un overbite ideale. Conclusioni. Si può quindi considerare l’espansione dentoalveolare, ottenuta con apparecchiature Self ligating - Low friction, del tutto sovrapponibile a quella ricavabile con altri dispositivi di più difficile gestione (Quad Helix); anche la buona salute parodontale, derivante dall’utilizzo di forze leggere, è un ulteriore conferma all’impiego di questa metodica.
Abstract Objectives. The aim of this case report is to review the management of malocclusions characterized by contraction of the dental arches and deep bite. Materials and methods. These cases can be easily and successfully managed with the straightwire system and Time 2 Self ligating - Low friction brackets. Results. The treatment is very simple to performed and it appreciably increases the transverse diameters that result in an ideal overbite. Conclusions. Dentoalveolar expansion achieved with Self-ligating - Low-friction brackets is identical to that obtained with other devices that are more difficult to manage (e.g., the Quad Helix appliance); an additional advantage is improved periodontal healthy resulting from the use of lighter forces.
(A. Rizzacasa)
© 2010 Elsevier Srl. Tutti i diritti riservati.
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Bandaggio strategico Espansione dentoalveolare Morso profondo Rialzi retroincisali Self ligating
Key words: Dentoalveolar expansion Overbite Bite ramp Self-ligating Strategic bonding
*Autore di riferimento:
0391-2000/$ - see front matter © 2010 Elsevier Srl. Tutti i diritti riservati. doi:10.1016/j.mor.2010.09.002
MONDO ORTODONTICO 2011;36(1):29-36 |
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A. Rizzacasa et al.
Introduzione Con questo caso clinico si vuole illustrare come, con le nuove apparecchiature Self ligating - Low friction, applicate alla tecnica Straight wire, sia possibile risolvere le malocclusioni caratterizzate da contrazioni dei diametri trasversi e overbite molto accentuati, con la massima efficienza.
Materiali e metodi Le apparecchiature utilizzate sono Time 2 e la metodica seguita è uno Straight wire convenzionale. Il compenso e la risoluzione del problema avviene solo a livello dento-alveolare e non a livello basale, ma è comunque significativo notare come un problema così frequente e impegnativo con le apparecchiature tradizionali, possa essere ora risolto facilmente e in modo predicibile con i nuovi attacchi Self ligating - Low friction. Il mantenimento della forma d’arcata è sempre stato un caposaldo in ortodonzia, infatti, secondo De La Cruz et al. [1], per ridurre la probabilità di recidiva, tale forma doveva essere una guida per tutto il trattamento. Molti altri autori hanno insistito soprattutto nel non espandere l’arcata mandibolare considerata arcata di riferimento [2]. Secondo Damon et al. [3] e altri autori è possibile espandere e modificare le forme di arcate poiché utilizzando forze leggere o come dice Proffit et al. [4], forze la cui intensità deve essere in grado di muovere il dente senza occludere l’afflusso vascolare del legamento parodontale, si può formare dell’osso. Anche Melsen et al. [5] affermano che i denti non si spostano nell’osso e nella gengiva, ma con l’osso e con la gengiva.
Piano di trattamento Nel seguente caso clinico è inoltre illustrato un molto modo efficace per risolvere un overbite molto accentuato. La sua correzione è molto importante e deve essere attentamente programmata, fin dalla fase iniziale, nella scelta delle altezze di bandaggio dei brackets (bandaggio strategico). Senza la riduzione dell’overbite non si potrà procedere alle 30
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fasi successive quali, per esempio, la correzione dell’overjet [6]. Per definizione l’overbite è la sovrapposizione verticale dei margini incisali e di norma ha un valore di 2 mm (±2). In tecnica Straight wire la correzione dell’overbite si raggiunge con l’appiattimento della curva di Spee inferiore: normalmente per raggiungere questo risultato è possibile intrudere i settori dentali anteriori e/o estrudere i settori posteriori. In tecnica Straight wire per livellare tale curva sono necessari degli accorgimenti, quali: • bandare i settimi inferiori appena possibile; • utilizzare fili rigidi in acciaio .019 x .025, come dimostrato da Al Quabandi et al. [7]. Questa metodica ha dimostrato una buona stabilità nel tempo come dimostrato da De Praeter et al. [8]. A differenza di altre tecniche, non avviene un’intrusione selettiva degli incisivi o un estrusione pura dei molari ma entrambe le cose. A tale scopo risultano molto efficaci fin dalle fasi inziali i rialzi retro-incisivi che potranno essere fissi o removibili. Come si può osservare nel caso clinico che segue questi bite anteriori consentono un bandaggio precoce dell’arcata inferiore così da iniziare fin da subito il movimento dei denti. Inoltre, possono limitare l’estrusione degli incisivi inferiori e piuttosto favorire una loro intrusione, così come a livello molare consentono l’eruzione e/o l’uprighting molare [9].
Caso clinico L.S., paziente di sesso maschile di 13 anni di età, razza caucasica, II classe scheletrica, 2° divisione, biretruso (figg. 1-3). I classe molare e canina destra, II classe canina e I molare destra. Nell’arcata mascellare la curva di Spee è inversa e nell’arcata mandibolare è aumentata. Morso molto profondo con copertura del 100% dell’incisivo superiore sull’inferiore. Sono presenti affollamento superiore e inferiore. L’igiene è nella norma. I tessuti parodontali non presentano segni di sofferenza, la banda di gengiva aderente è buona. Il paziente presenta un profilo normalmente convesso con buona competenza labiale, la foto frontale (fig. 1) mostra un sorriso con eccessiva esposizione
Trattamento del morso profondo
Fig. 1a
Fig. 2a
Fig. 1b
Fig. 1c
Fig. 2c
Fig. 2b
Fig. 3a
Fig. 3b
Fig. 1 (a-c) Documentazione iniziale. Foto extraorali: (a) visione laterale, (b) frontale, (c) frontale con sorriso. Fig. 2 (a-c) Documentazione iniziale. Foto intraorali: (a) visione laterale destro, (b) frontale, (c) laterale sinistro.
gengivale. L’inserzione dei frenuli vestibolari è nella norma, così come l’inserzione del frenulo linguale. Sono presenti otturazioni. Dopo aver ottenuto il consenso informato si è proceduto al trattamento. Settembre 2006: archi .012 NiTi, superiore e inferiore, rialzo retroincisale, bandaggio precoce dei secondi molari inferiori. Nelle foto occlusali (fig. 3)
la presenza di banda di gengiva aderente (Wala Ridge Analysis) è favorevole a una espansione dentoalveolare. Ottobre 2006: filo .014 NiTi superiore e inferiore e riposizionamento dei brackets degli incisivi superiori. Si può osservare come solo in un mese vi sia stato un discreto livellamento dell’arcata superiore.
Fig. 3 (a-b) Documentazione iniziale. Foto intraorali: visione occlusale (a) inferiore e (b) superiore.
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A. Rizzacasa et al.
Fig. 4 (a-c) Allineamento livellamento. Arco .014 NiTi, foto intraorali: (a) visione laterale destro, (b) frontale, (c) laterale sinistro.
Fig. 5 (a-c) Allineamento livellamento. Arco .016 NiTi, foto intraorali:
Novembre 2006: filo .020 NiTi superiore e inferiore terzo mese di trattamento e le arcate appaiono allineate con una forma più rotonda a evidenza di un’espansione dentoalveolare. Gennaio 2007: .019 x .025 NiTi superiore e inferiore. Concluso l’allineamento si mettono dei fili rettangolari in NiTi per completare il livellamento e iniziare a esprimere il torque. Maggio 2007: .019 x .025 SS ed elastici di II classe, Archi in acciaio con uncini ai quali appli-care le trazioni elastiche per le meccaniche di II classe. Settembre 2007: continua con elastici di II classe su arco .019 x .025 SS (figg. 4-11).
(a) visione laterale destro, (b) frontale,
Fig. 4a
Fig. 4c
Fig. 4b
(c) laterale sinistro.
Fig. 6 (a-c) Allineamento livellamento. Arco .020 NiTi, foto intraorali: (a) visione laterale destro, (b) frontale, (c) laterale sinistro. Fig. 5a
Fig. 6a
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Fig. 5b
Fig. 6b
Fig. 5c
Fig. 6c
Trattamento del morso profondo
Fig. 7a
Fig. 8a
Fig. 9a
Fig. 7b
Fig. 7c
Fig. 8c
Fig. 8b
Fig. 9b
Fig. 7 (a-c) Controllo overbite SS .020. Foto intraorali: (a) visione laterale destro, (b) frontale, (c) laterale sinistro.
Fig. 8 (a-c) Controllo overbite SS .020. Fig. 9c
Foto intraorali: (a) visione laterale destro, (b) frontale,
Giugno 2008: si rimuove l’apparecchiatura dopo 21 mesi (negli ultimi 9 mesi i controlli avvenivano ogni 2 mesi) (figg. 12-14). Al termine del trattamento tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Il paziente presenta una prima classe molare e canina sia a destra sia a sinistra, le linee interincisive sono coincidenti,è stato risolto l’affollamento, l’overbite e l’overjet sono corretti (figg. 15-17). I tessuti parodontali sono in buona condizione non risultano recessioni nei settori laterali
(c) laterale sinistro.
Fig. 9 (a-c) Controllo overjet SS .019 x .025. Foto intraorali: (a) visione laterale destro, (b) frontale, (c) laterale sinistro.
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Fig. 10b
Fig. 10a
Fig. 10c
Fig. 11a
Fig. 11b
Fig. 10
Fig. 12a
Fig. 12b
Fig. 12c
(a-c) Controllo overjet SS .019 x .025. Foto intraorali: (a) visione laterale destro, (b) frontale, (c) laterale sinistro. Fig. 11 (a-b) Foto intraorali: visione occlusale (a) superiore e (b) inferiore, rispettivamente con archi .012; 014; .016; .020 Nichel titanio superelastico. Fig. 12 (a-c) Documentazione finale. Foto extraorali: (a) visione laterale,
Fig. 13a
(b) frontale, (c) frontale con sorriso. Fig. 13 (a-c) Documentazione finale. Foto intraorali: (a) visione laterale destro, (b) visione frontale, (c) laterale sinistro.
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Fig. 13b
Fig. 13c
Trattamento del morso profondo
Fig. 14a
Fig. 14c
Fig. 14b
Fig. 14 (a-c) Documentazione finale. Foto intraorali: (a)overjet, (b)visione occlusale superiore e (c) inferiore.
Fig. 15 (a-c) Documentazione a distanza (18 mesi). Fig. 15a
Fig. 15c
Fig. 15b
Foto extraorali: (a) visione laterale, (b) visione frontale, (c) visione frontale con sorriso.
Fig. 16 (a-c) Documentazione a distanza (18 mesi). Foto intraorali: (a) visione laterale destro, (b) frontale, (c) laterale sinistro. Fig. 16a
Fig. 17a
Fig. 16c
Fig. 16b
Fig. 17b
Fig. 17 (a-b) Documentazione a distanza (18 mesi). Foto intraorali: visione occlusale (a) superiore e (b) inferiore.
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nei quali vi è stata un’espansione dento-alveolare. All’analisi estetica è migliorato overjet labiale e il sorriso è consonante; sono assenti corridoi neri laterali e il sorriso gengivale è stato corretto.
Bibliografia 1. De la Cruz A, Sampson P. Long term changes in arch form after orthodontic treatment and retention. AJODO 1995;107:518-30.
Gli autori dichiarano che lo studio presentato è stato realizzato in accordo con gli standard etici stabiliti nella Dichiarazione di Helsinki e che il consenso informato è stato ottenuto da tutti i partecipanti prima del loro arruolamento allo studio.
2. Housley JA, Nanda RS. Stability of transverse expansion in the mandibular arch. AJODO 2003;124:288-93. 3. Damon D. Damon System Stability. Clinical Impression 2006;1(15)16-7. 4. Profit WR, Field HW. The biological basis of Orthodontic therapy. Contemporary Orthodontics 1993. p. 266-288. 5. Melsen B, Agerbaeck N, Markenstam G. Intrusion of incisors in adult patients with marginal bone loss. AJODO
Conflitto di interessi
1989;96(3):232-41. 6. Bishara SE, Chada JM. Stability of the intercanine width
Gli autori dichiarano di non avere nessun conflitto di interesse.
overbite and overjet correction. AJO 1973;63:588-95. 7. Al Qabadi AK, Sadowsky C, Begole E. A comparison of the effects of rectangular and round arch wires in leveling the curve of Spee. AJODO 1999;116:522-9.
Finanziamento allo studio
8. De Prater J, Dermaut L, Martens G. Long Term stability of the leveling of the curve of Spee. AJODO 2002;121:266-72.
Gli autori dichiarano di non avere ricevuto finanziamenti istituzionali per il presente studio.
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9. McLaughlin RP, Bennet JC, Trevisi HJ. Systemized orthodontic treatment mechanics. Mosby Int; 2001. p. 162-83.