Lavoro originale
Trattamento ortodontico-chirurgico e funzione respiratoria: valutazione rinomanometrica Ricevuto il: 12 maggio 2009
Orthodontic-surgical treatment and breathing function: rhynomanometric evalutation
Accettato il: 23 giugno 2009
C. Maspero, L. Giannini, C. Damiano, G. Farronato*
Disponibile online: 19 marzo 2010
Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia (Direttore: Prof. G. Farronato*), Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Ricostruttive e Diagnostiche, IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena (Direttore: Prof. F. Santoro)
Parole chiave:
unimi.it
Riassunto Obiettivi. Valutare in un gruppo di 16 soggetti in trattamento ortodontico-chirurgico i miglioramenti ottenuti a livello della funzione respiratoria successivamente a un intervento chirurgico ortognatodontico. Materiali e metodi. Lo studio ha coinvolto 16 pazienti di entrambi i sessi, di età compresa fra 18 e 30 anni, che necessitavano di un trattamento ortodontico chirurgico mono- o bi-mascellare. Le resistenze nasali dei pazienti sono state valutate con esame rinomanometrico computerizzato prima e dopo la correzione ortodontica chirurgica. Risultati. Prima dell’operazione chirurgica, rispettivamente 13 soggetti su 16 analizzati con RAA a 150 Pascal, 11 su 12 indagati con RAP a 75 Pascal e tutti e 12 con RAP a 150 Pascal presentavano resistenze nasali aumentate all’esame rinomanometrico. In seguito a correzione ortognatodontica chirurgica, tutti i pazienti hanno presentato un significativo decremento delle resistenze nasali. Conclusioni. I risultati ottenuti permettono di confermare i benefici ottenibili a livello della funzionalità respiratoria in seguito a intervento ortodontico-chirurgico.
(G. Farronato)
© 2010 Elsevier Srl. Tutti i diritti riservati.
Funzione respiratoria Rinomanometria Chirurgia ortognatodontica Resistenze nasali Ortodonzia
Key words: Breathing function Rhynomanometry Orthodontic surgical treatment Nasal resistances Orthodontics
*Autore di riferimento: giampietro.farronato@
0391-2000/$ - see front matter © 2009 Elsevier Srl. Tutti i diritti riservati. doi:10.1016/j.mor.2009.10.002
Abstract Objectives. To evaluate the improvement of respiratory function after orthodontic surgery in a group of 16 patients. Materials and methods. This study involved 16 orthodontic surgical patients (both males and females) aged between 18 and 30 years. Nasal resistances were evaluated by rhinomanometry before and after the surgical correction. Results. Thirteen out of 16 subjects investigated by AAR at 150 Pascal, 11 out of 12 cases by APR at 75 Pascal and 12 out of 12 patients by APR at 150 Pascal showed increased nasal resistances before surgical therapy. All the patients showed decreased nasal resistances after orthodontic surgery. Conclusions. These results confirm the improvement of respiratory function after orthodontic surgical correction. © 2010 Elsevier Srl. All rights reserved.
MONDO ORTODONTICO 2010;35(3):159-163 |
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C. Maspero et al.
Introduzione È noto che l’apparato stomatognatico è in grado di svolgere diverse funzioni (deglutizione, fonazione, masticazione e respirazione). Le correlazioni tra la funzione respiratoria e l’anatomia e fisiologia dell’apparato stomatognatico sono state ampiamente studiate in letteratura [1,2]. In particolare, è stato studiato come alterazioni della posizione e della morfologia delle ossa mascellari possano essere correlate a un’alterata funzionalità respiratoria e l’effetto di una disgnazia sulla suddetta funzionalità [3–5]. Le metodiche impiegate per analizzare la funzione respiratoria, oltre a quelle cliniche come la prova di Rosenthal, lo specchio di Glatzel, la prova di Robin e il riflesso narinale di Gudin, comprendono diversi test funzionali computerizzati, tra cui la pletismografia, la spirometria e la rinomanometria [4–6]. Tra i vari studi che hanno valutato le correlazioni tra funzionalità respiratoria e disgnazie [7–9] , Berretin-Felix et al. [9] hanno studiato la funzionalità respiratoria in un gruppo di soggetti mediante indagine rinomanometrica dopo espansione del mascellare superiore chirurgicamente assistita, evidenziando che, dopo l’espansione, in un primo momento si osserva un aumento statisticamente significativo dei diametri trasversi delle cavità nasali, ma che a distanza di 6 e 12 mesi si assiste a un ridimensionamento di questo valore. Baraldi et al. [10] hanno evidenziato che dopo espansione chirurgicamente assistita del mascellare si nota un incremento dei diametri trasversi e della profondità delle cavità nasali, oltre all’aumento del diametro trasverso del mascellare superiore, ma il volume delle cavità nasali non aumenta.
Obiettivo del lavoro Lo scopo di questo lavoro è stato quello di indagare, mediante indagine rinomanometrica attiva anteriore (RAA) e rinomanometrica attiva posteriore (RAP), gli effetti di un intervento ortodontico-chirurgico sulla funzionalità respiratoria in un gruppo di soggetti gravemente disgnatici.
Materiali e metodi Tra i pazienti afferenti al Reparto di Ortognatodonzia del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, 160
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Ricostruttive e Diagnostiche, IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena sono stati selezionati 16 soggetti a fine crescita, di età compresa fra 18 e 30 anni, in trattamento ortodontico chirurgico. I pazienti sono stati sottoposti a esame obiettivo generale e otorinolaringoiatrico ed è stato poi chiesto loro di effettuare un esame rinomanometrico computerizzato. Sono state quindi analizzate le teleradiografie in proiezione latero-laterale, postero-anteriore e assiale del cranio con i relativi tracciati cefalometrici, che hanno confermato la necessità dell’intervento chirurgico. Dieci pazienti sono stati sottoposti a interventi monomascellari (quattro sulla mascella e sei sulla mandibola) e sei a un intervento bimascellare. I 16 pazienti sono stati sottoposti a RAA prima e 40 giorni dopo l’intervento chirurgico, ovvero dopo la rimozione del blocco intermascellare. Dodici di questi sono stati anche sottoposti a RAP nelle medesime tempistiche. La rinomanometria permette uno studio quantitativo del flusso aereo e del gradiente di pressione esistente tra pressione nasale anteriore a livello delle narici e pressione nasale posteriore a livello delle coane. Le indagini RAA e RAP sono state effettuate utilizzando un rinomanometro MARKOS NR 4, tarato in cm3/sec per i flussi e in Pascal per i gradienti di pressione, in grado di calcolare automaticamente le variabili cliniche con visualizzazione delle immagini sinusoidali e sigmoidi. La RAA consente la misurazione dei flussi aerei e del gradiente tra le pressioni anteriori e posteriori mediante una misurazione solo per via nasale. I pazienti sono stati istruiti a respirare a bocca chiusa previa chiusura di una narice attraverso una maschera. Per la RAP non è necessario chiudere le narici e la maschera è sostituita da due monoblocchi elettronici paralleli contenenti i sensori rinomanometrici per la rilevazione del flusso e della pressione. Sono state poi calcolate le medie e le deviazioni standard dei valori registrati per la RAA a 150 Pascal e per la RAP a 75 e 150 Pascal nelle registrazioni sia pre-chirurgiche sia post-chirurgiche (fig. 1 e tabella I). La valutazione statistica dei dati è stata condotta tramite il test t per campioni appaiati e il test H di Kruksal-Wallis. Per valutare se tra la fase
Valutazione rinomanometrica
TABELLA I – VALORI MEDI E DEVIAZIONI STANDARD (DS) DELLE RESISTENZE NASALI PRE- E POST-INTERVENTO E DELLA LORO DIFFERENZA
RAP a 75 Pascal
RAA a 150 Pascal
RAP a 150 Pascal
Resistenza pre-op
Resistenza post-op
Differenza
Resistenza pre-op
Resistenza post-op
Differenza
Resistenza pre-op
Resistenza post-op
Differenza
Media
0,45
0,22
0,23
0,30
0,19
0,11
0,46
0,29
0,17
DS
0,28
0,11
0,21
0,07
0,08
0,08
0,19
0,18
0,18
pre-operatoria e la fase post-operatoria vi fosse una differenza statisticamente significativa nelle resistenze nasali, è stato impiegato il test t per campioni appaiati (p < 0,05), eseguendolo sulle prove RAA 150 Pascal e RAP 75 Pascal e 150 Pascal. Per valutare se una delle tre tipologie di intervento producesse un beneficio maggiore a livello della riduzione delle resistenze nasali si è fatto ricorso al test H di Kruksal-Wallis (p < 0,05).
Fig. 1
Risultati Dopo l’intervento sia tramite RAA sia tramite RAP è stata osservata una riduzione della resistenza media nasale. In particolare, i valori di resistenza media pre- e post-intervento sono stati rispettivamente di 0,35 e di 0,22 Pascal/sec per cm3 alla RAA. Il test t per campioni appaiati ha dimostrato che tale differenza era statisticamente significativa (p = 0,034). Gli stessi valori calcolati con RAP a 75 Pascal sono stati di 0,38 e 0,21 Pascal/sec per cm3 e la loro differenza è risultata statisticamente significativa al test t per campioni appaiati (p = 0,010). La RAP a 150 Pascal ha dimostrato che la resistenza nasale pre-operatoria era di 0,44 e quella post-operatoria di 0,26 Pascal/sec per cm3 e che tale differenza era statisticamente significativa al test t per campioni appaiati (p = 0,002). Il test H di Kruksal-Wallis non ha evidenziato differenze statisticamente significative nella riduzione delle resistenze nasali nei tre tipi di intervento: vale a dire che la riduzione della resistenza avviene in modo indipendente dal tipo di intervento. Infatti, applicando il test H di Kruksal-Wallis alle differenze delle resistenze nasali pre/post-intervento ottenute nelle tre prove rinomanometriche, nessuna di esse ha presentato significatività statistica (tabelle II–IV).
Fig. 1 Valori medie delle resistenze nasali pre- e post-intervento valutate con RAA a 150 Pascal, RAP a 75 Pascal e RAP a 150 Pascal.
TABELLA II – TEST H DI KRUKSAL-WALLIS APPLICATO ALLE TRE TIPOLOGIE DI INTERVENTO SUI DATI OTTENUTI CON LA RAP 75 PASCAL
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C. Maspero et al.
TABELLA III – TEST H DI KRUKSAL-WALLIS APPLICATO ALLE TRE TIPOLOGIE DI INTERVENTO SUI DATI OTTENUTI DALLA RAA 150 PASCAL
ortognatica e allo stesso tempo la loro funzionalità respiratoria nasale è risultata clinicamente migliorata. Nei soggetti con alterazioni strutturali del complesso nasomaxillare e incremento delle resistenze respiratorie nasali sono stati evidenziati i miglioramenti più importanti. I dati ottenuti in questo studio permettono di confermare i benefici ottenibili a livello della respirazione dopo intervento chirurgico ortognatodontico, monoe bi-mascellare. Lo scopo della chirurgia non è solo di correggere la disgnazia ossea, ma anche di porre le basi ossee in una posizione in armonia con le multifunzioni stomatognatiche, tra le quali la funzione respiratoria assume un ruolo di particolare rilevanza [11,12].
Conflitto di interessi Gli autori dichiarano di essere esenti da conflitto di interessi. TABELLA IV – TEST H DI KRUKSAL-WALLIS APPLICATO
Bibliografia
ALLE TRE TIPOLOGIE DI INTERVENTO SUI DATI OTTENUTI DALLA RAP 150 PASCAL
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