ARTICOLO ORIGINALE
Conservativa
Il restauro adesivo in disilicato di litio nella riabilitazione dei denti singoli posteriori trattati endodonticamente Adhesive lithium disilicate restoration in endodontically treated posterior single teeth rehabilitation E. Di Iorio* Libero professionista in Francavilla al Mare (CH)
Ricevuto il 23 luglio 2014 Accettato il 29 gennaio 2015 *Autore di riferimento Enzo Di Iorio
[email protected]
RIASSUNTO
sibili di carattere biochimico, anatomico
OBIETTIVI. Obiettivo dello studio è analiz-
e biomeccanico. La loro elevata tendenza
zare, attraverso la presentazione di casi
a fratturarsi condiziona le opzioni restau-
clinici, l’utilizzo di overlay in disilicato di
rative dell’odontoiatra. I restauri adesivi
litio nella riabilitazione di elementi poste-
indiretti in disilicato di litio con margini
riori singoli trattati endodonticamente.
sopragengivali rappresentano un’opzione terapeutica conservativa nella riabili-
MATERIALI E METODI. Lo studio valuta il
tazione degli elementi posteriori trattati
comportamento clinico osservato a 3 anni
endodonticamente.
dall’applicazione di 13 overlay in disilicato di litio utilizzati nel restauro di elementi po-
PAROLE CHIAVE
steriori singoli trattati endodonticamente.
` Disilicato di litio ` Overlay ` Dente trattato endodonticamente ` Restauro adesivo ` Frattura dentale
I restauri son stati controllati a 12, 24 e 36 mesi dall’applicazione. Sono state valutate la presenza di fratture, la ritenzione, la presenza di carie o microinfiltrazioni marginali e la soddisfazione generale del paziente.
ABSTRACT RISULTATI. Non si sono osservate compli-
OBJECTIVES. The aim of this paper is
canze di tipo tecnico o biologico a 3 anni
to analyze, through the presentation of
dall’applicazione dei restauri. Il risultato
clinical cases, the application of lithium
estetico era ottimo. Tutti i pazienti hanno
disilicate bonded restorations in end-
manifestato un livello molto alto di sod-
odontically treated posterior single teeth.
disfazione con questo tipo di restauro. MATERIALS AND METHODS. This study
© 2016 EDRA SpA. Tutti i diritti riservati
CONCLUSIONI. I denti trattati endodonti-
evaluates the clinical performance at 3
camente mostrano cambiamenti irrever-
years of 13 lithium disilicate overlay
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Conservativa
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restorations in endodontically treated
optimal. Each patient reported a very high
are a conservative therapeutic option for
posterior single teeth. Restorations were
level of satisfaction with the restorations.
the rehabilitation of endodontically treat-
examined at 12, 24 and 36 months for re-
ed posterior teeth.
storative fractures, retention, marginal
CONCLUSIONS. Endodontically treat-
caries, marginal microleakage, and the
ed teeth show irreversible biochemical,
KEY WORDS
overall patient satisfaction.
anatomical and biomechanical changes.
RESULTS. No biological or technical com-
restorative options the dentist can choose
plications were observed at 3 years after
from. Indirect adhesive lithium disilicate
treatment. The final aesthetic result was
restorations with supragingival margins
` Lithium disilicate ` Overlay ` Endodontically treated tooth ` Adhesive restoration ` Dental fracture
plicata dal coinvolgimento dell’apparato
corona integrale tenendo sempre presen-
radicolare potrebbe rendere necessario
te che, a eccezione delle estrazioni, nes-
Il restauro degli elementi dentari trattati
estrarre l’elemento dentario.
sun altro trattamento odontoiatrico può
endodonticamente deve essere eseguito
Il successo a lungo termine di un elemen-
essere considerato permanente [10].
tenendo conto del fatto che le modifica-
to sottoposto a endodonzia dipenderà,
La scelta del tipo di restauro postendo-
zioni strutturali e biomeccaniche [1-3]
oltre che dalla correttezza della diagnosi
dontico dipenderà dall’analisi di una se-
che subisce l’elemento dentario sottopo-
e della terapia endodontica, anche dall’e-
rie di fattori tra cui l’entità della sostanza
sto a terapia canalare lo espongono mag-
secuzione di un restauro che sigilli e pro-
dentale andata perduta (per il processo
giormente al rischio di fratture corono-
tegga le strutture coronali residue. Ecco
carioso e il trattamento endodontico) e
radicolari. In tal senso i fattori che più
perché il recupero del dente deve conclu-
il tipo di sollecitazione biomeccanica cui
incidono nel determinare l’aumentata
dersi suggellando una corretta endodon-
è sottoposto l’elemento dentario. Spesso
fragilità del dente sono: la riduzione del
zia con un corretto restauro postendo-
è possibile ripristinare forma e funzione
contenuto di acqua, la perdita di proprio-
dontico [5-7].
con restauri adesivi diretti in composito,
cettori e nocicettori che vengono rimos-
La corona completa in metallocerami-
ma questa opzione terapeutica è riser-
si insieme alla polpa, il cambiamento di
ca ha rappresentato per decenni il gold
vata a cavità di piccole dimensioni e in
composizione e disposizione dei fasci di
standard nel restauro dei denti trattati
elementi dentari dei settori anteriori. I
fibre collagene ma soprattutto la perdita
endodonticamente, garantendo affidabi-
restauri adesivi a ricoprimento parziale
di strutture anatomiche quali il tetto del-
lità nel lungo termine e un’estetica accet-
o totale delle cuspidi sono invece indicati
la camera pulpare dovuta all’apertura ca-
tabile [8,9].
nel restauro di denti trattati endodonti-
merale e la perdita di dentina dell’istmo
Oggi requisito di una moderna odonto-
camente con grave perdita di sostanza
occlusale, oltre senz’altro alla perdita di
iatria restaurativa è avere un approccio
in presenza di una quantità adeguata di
strutture anatomiche quali le creste mar-
mininvasivo anche nei restauri che se-
smalto cervicale.
ginali a causa della patologia cariosa.
guono una terapia endodontica, dunque
Sebbene in presenza di una o due superfi-
Laddove questi aspetti non vengano te-
neppure questa parte dell’odontoiatria
ci cavitarie, in elementi trattati endodon-
nuti in debito conto e di conseguenza non
restaurativa può sottrarsi al capitolo dei
ticamente con una o entrambe le creste
si provveda con un adeguato restauro al
restauri adesivi ancorché ottenuti con
marginali conservate e le cuspidi integre,
ripristino dell’integrità coronale posten-
metodiche indirette di laboratorio uti-
sia ipotizzabile eseguire un restauro ade-
dodontica, tale indebolimento struttu-
lizzando nuovi materiali vetroceramici
sivo diretto in composito, questa opzio-
rale esiterà in tempi medio-brevi nella
a elevata traslucenza. È possibile così,
ne terapeutica deve essere attentamente
frattura dell’elemento dentario stesso
attuando procedure restaurative minin-
valutata in funzione dell’età del paziente,
[4]. Un’eventuale frattura coronale com-
vasive, ritardare il restauro protesico con
degli aspetti occlusali e della collocazione
Their high liability to fracture affects the
1. INTRODUZIONE
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impronta, rifinitura, lucidatura. Se l’am-
trambe le pareti interprossimali). Per
[11]. Infatti, se da una parte il restauro
piezza biologica è stata violata dall’esten-
il corretto posizionamento dell’intarsio
diretto rappresenta il sistema preferibile
sione apicale della cavità cariosa, prima
e per una migliore resistenza alle forze
in quanto più conservativo, dall’altra la
di procedere al restauro sarà necessario
dislocanti laterali è utile prevedere uno
copertura delle cuspidi aumenta la resi-
sottoporre l’elemento dentario a chirur-
o più box o pozzetti di ritenzione all’in-
stenza alla frattura [12].
gia parodontale.
terno della preparazione. La preparazio-
Per la preparazione dell’elemento den-
ne per l’intarsio dovrà essere semplice,
2. MATERIALI E METODI
tario da restaurare con intarsio a coper-
facilmente leggibile dai materiali per
tura cuspidale si propone una procedura
impronta e ovviamente priva di sotto-
2.1 PROCEDURA RESTAURATIVA
semplificata che consiste essenzialmente
squadri. Il fatto che la preparazione sia
La procedura restaurativa che è stata uti-
nell’abbattere cuspidi e creste marginali
totalmente sopragengivale facilita il ri-
lizzata è semplice e rapida.
non adeguatamente sostenute, cioè con
lievo delle impronte, la cementazione, il
Completata l’endodonzia (fig. 1) si esegue
uno spessore smalto-dentinale inferiore
controllo della precisione del manufatto
il build-up in composito: si posiziona un
a 2,5 mm (fig. 2). Eventuali angoli inter-
e, infine, la rimozione degli eccessi di
composito flow sul pavimento camerale
ni dovranno essere arrotondati; le pareti
materiale al termine della fase di cemen-
e sulle pareti cavitarie e poi si stratifica
della preparazione, laddove presenti, do-
tazione (fig. 3).
e polimerizza a piccoli incrementi del
vranno essere lisce e divergenti di circa
Le impronte vengono rilevate in polivi-
composito in pasta. In caso di carie inter-
10° verso l’esterno; i biselli saranno as-
nilsilossano. Il più delle volte per un sin-
prossimale profonda con coinvolgimento
senti. La riduzione a livello occlusale,
golo restauro sarà sufficiente l’impronta
dello smalto cervicale è utile riallocare
per garantire la sufficiente resistenza del
in centrica delle due emiarcate antagoni-
il gradino cervicale in una posizione più
materiale ai carichi masticatori, dovrà
ste (fig. 4). Dalle impronte il laboratorio
coronale, ricorrendo all’ausilio di matrici
essere di almeno 1,5 mm. L’inserimento
odontotecnico svilupperà modelli in ges-
sezionali tenute in posizione da anelli in
di strutture di ritenzione endocanalari
so extraduro sui quali verrà realizzato il
acciaio e cunei di legno e con l’impiego di
(perni in fibra di vetro) sarà riservato a
manufatto (fig. 5). Il materiale utilizzato
composito flow allo spessore massimo di
quei casi in cui la ritenzione del restauro
per la realizzazione degli intarsi è l’IPS
1 mm. La riallocazione coronale del gra-
potrebbe essere inficiata da una troppo
e.max® Press Disilicato di Litio (LS2)
dino cervicale semplificherà le fasi suc-
massiva distruzione coronale (nei casi,
(Ivoclar Vivadent, Casalecchio di Reno,
cessive del trattamento: preparazione,
per esempio, con coinvolgimento di en-
Bologna).
Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3
Caso 1. Cavità postendodontica con cuspidi non adeguatamente sostenute. Si decide per un restauro adesivo indiretto
Caso 1. Preparazione semplificata per overlay
Conservativa
in arcata dell’elemento dentale coinvolto
Caso 1. La preparazione sopragengivale agevola la rimozione degli eccessi di cemento
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Fig. 4
Caso 2. Impronta in polivinilsilossano delle due emiarcate antagoniste
Fig. 5
Caso 2. Intarsio overlay sul modello in gesso
Fig. 6
Caso 2. Mordenzatura della superficie interna dell’intarsio con acido fluoridrico al 5% per 20 secondi
Fig. 7
Caso 2. La superficie mordenzata dell’intarsio ha un aspetto bianco gessoso
Fig. 8
Caso 2. Applicazione del silano sull’intarsio
Fig. 9
Caso 2. Mordenzatura con acido ortofosforico al 37% della preparazione per intarsio
Fig. 10
Caso 2. Applicazione dell’adesivo sulla preparazione
Fig. 11
Caso 2. Cementazione con composito. Gli eccessi di cemento defluiscono dai margini del restauro
Fig. 12
Caso 2. Fotopolimerizzazione
Prima della cementazione il manufatto andrà mordenzato con acido fluoridrico al 5% per 20 secondi (fig. 6), poi il restauro andrà deterso per eliminare i residui della mordenzatura mediante bagno in vasca a ultrasuoni per 5 minuti in acqua distillata, quindi sarà asciugato manifeFig. 13
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Caso 2. L’intarsio al controllo occlusale
stando così un tipico aspetto bianco gessoso (fig. 7) e infine silanizzato (fig. 8).
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stenza gommosa, prima della fotopoli-
Ultimato il trattamento endodontico per
li procedure adesive sull’elemento denta-
merizzazione finale (fig. 12).
ogni paziente è stato formulato un piano
rio preparato ricorrendo a una morden-
Le fasi di build-up della cavità postendo-
di trattamento (figg. 17-19) che preve-
zatura secondo la metodica total-etch
dontica e la cementazione dell’intarsio
deva il ripristino dell’integrità coronale
con acido ortofosforico al 37% (fig. 9) e
andranno rigorosamente eseguite sotto
dell’elemento dentario mediante restau-
all’applicazione del sistema adesivo che
diga di gomma, come tutte le procedure
ro indiretto di tipo overlay in disilicato di
sarà fotopolimerizzato secondo le istru-
di odontoiatria adesiva. Il restauro dell’e-
litio monolitico ottenuto da pressofusio-
zioni del produttore (fig. 10).
lemento dentario terminerà con le fasi di
ne (figg. 20-23).
Sulla superficie interna dell’intarsio sarà
rifinitura, controllo occlusale (fig. 13) e
I pazienti son stati informati circa le pro-
applicato e disteso con un leggero soffio
controllo radiografico.
cedure alle quali sarebbero stati sottopo-
d’aria lo stesso sistema adesivo e poi il
sti. Ottenuto il loro consenso informato,
cemento composito autofotoindurente
2.2 CASI CLINICI
sono stati riabilitati secondo le procedure
(Multilink Automix, Ivoclar Vivadent).
Son stati selezionati 13 pazienti che pre-
descritte (figg. 24-26).
Il restauro verrà posizionato sull’elemen-
sentavano, ciascuno, un elemento den-
I 13 pazienti son stati richiamati per un
to dentario preparato e sottoposto a una
tario singolo nei settori latero-posteriori
controllo clinico e radiografico a 12, 24
pressione delicata e costante. Gli eccessi
da restaurare dopo terapia endodontica
e 36 mesi; durante il controllo sono sta-
di cemento che defluiranno dai margini
(figg. 14-16). In tutti i casi l’elemento
te verificate l’integrità del restauro, la
del restauro (fig. 11) andranno rimossi
dentario aveva come antagonista un den-
precisione e congruità rispetto ai tessuti
quando avranno raggiunto una consi-
te naturale.
dentali residui, l’assenza di infiltrazioni
Fig. 14
Caso 3. Preparazione semplificata per overlay dell’elemento 3.6
Fig. 15
Caso 3. Overlay in disilicato di litio
Fig. 16
Caso 3. Intarsio cementato
Fig. 17
Caso 4. Preparazione per overlay dell’elemento 2.6
Fig. 18
Caso 4. Intarsio mordenzato con acido fluoridrico
Fig. 19
Caso 4. Aspetto clinico alla rimozione della diga di gomma
®
Conservativa
Si attueranno successivamente le norma-
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marginali, l’assenza di lesioni radiografi-
Conservativa
camente evidenziabili a livello coronale, radicolare e periradicolare.
3. RISULTATI Tutti i restauri seguiti hanno mostrato di mantenere durante l’intero periodo di follow-up la perfetta integrità del sigillo Fig. 20
Caso 5. Preparazione per overlay dell’elemento 1.4
Fig. 21
Caso 5. Silanizzazione dell’intarsio
coronale, impedendo la microinfiltrazione batterica marginale e ostacolando in questo modo la recidiva cariosa e la contaminazione dell’endodonto e del periapice. Non si è riscontrata alcuna frattura anche parziale nei restauri: anatomia occlusale, estetica e funzione masticatoria sono state in tutti i casi perfettamente preservate. In nessun caso è stata osservata sofferenza dei tessuti parodontali.
Fig. 22
Caso 5. Cementazione dell’intarsio
Fig. 23
Caso 5. Controllo clinico alla rimozione della diga di gomma
Tutti gli intarsi eseguiti hanno espletato perfettamente la loro azione di protezione delle strutture dentali residue, prevenendo fratture e incrinature e proteggendo parimenti gli elementi dentari antagonisti dalle abrasioni. Tutti i pazienti hanno manifestato la massima soddisfazione per il tipo di riabilitazione ricevuta.
4. DISCUSSIONE Fig. 24
Caso 6. Intarsio dell’elemento 4.7 sul modello in gesso
Fig. 25
Caso 6. Preparazione per intarsio sul modello in gesso
La principale causa di fallimento del dente trattato endodonticamente non ha origine endodontica bensì restaurativa, pertanto è necessario valutare con grande attenzione la scelta del restauro definitivo [13]. Studi biomeccanici su denti sottoposti a terapia endodontica hanno dimostrato come il fattore primario di resistenza alle forze masticatorie sia la quantità di tessuti duri dentali residui [14]. La co-
Fig. 26
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Caso 6. L’intarsio al controllo a 24 mesi
pertura delle cuspidi rappresenta un fattore favorevole nella prognosi a lungo
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spidi sembra essere la soluzione più pre-
oltre alle migliori performance dei ma-
endodonticamente [15]; l’uso estensivo
dicibile [24].
teriali ceramici rispetto ai compositi in
di corone a copertura integrale, magari
La quantità di smalto cervicale dispo-
termini di caratteristiche fisiche (resi-
sostenute da un perno endocanalare, ap-
nibile è un parametro spesso decisivo
stenza all’usura simile allo smalto denta-
pare tuttavia ingiustificato oggigiorno in
nella scelta del tipo di restauro che si
rio, maggiore resistenza alla frattura do-
virtù delle possibilità conservative offerte
andrà a eseguire: più la cavità è profon-
vuta al carico masticatorio ecc.), questo
dalle attuali tecniche adesive dirette e in-
da, minore sarà lo smalto disponibile
tipo di riabilitazioni risulta conveniente
dirette.
per l’adesione e i restauri adesivi indi-
in termini biologici poiché consente di
Il restauro del dente trattato endodonti-
retti aderiscono meglio dei restauri ade-
eseguire preparazioni più conservati-
camente deve essere il più conservativo
sivi diretti alla dentina radicolare [25].
ve [29] proprio e soprattutto per il fatto
possibile e la scelta tra l’esecuzione di un
In presenza di uno smalto cervicale di
che la stessa resistenza del composito ai
restauro diretto o indiretto sarà dettata da
quantità e qualità estremamente limi-
carichi masticatori si ottiene con spesso-
alcuni fattori da valutare attentamente.
tata è preferibile optare per un restauro
ri inferiori di disilicato di litio. È inoltre
Innanzitutto va analizzata la posizione
protesico tradizionale piuttosto che per
dimostrato che il disilicato di litio, quan-
del dente in arcata: quanto più anterio-
un restauro adesivo.
do cementato allo smalto con metodiche
re è il dente, tanto minori saranno le sue
Accortezza
sollecitazioni funzionali [16], dunque gli
dell’occlusione e dell’impiego funzionale
pria resistenza alla frattura [30].
elementi anteriori sono quelli che si av-
del dente che si va a restaurare: elementi
Sulla scorta delle esperienze cliniche e
valgono per eccellenza delle tecniche re-
dentari isolati o che presentano un solo
dei dati confortanti che emergono sem-
staurative di tipo diretto. I premolari su-
elemento attiguo hanno un rischio di
pre più copiosi dalla letteratura scientifi-
periori [17] e i molari inferiori [18] sono i
frattura più elevato rispetto a denti aven-
ca, oggi sembra evidente come sia possi-
denti con il più elevato rischio di frattura.
ti due punti di contatto, che hanno cioè
bile affidarsi con fiducia sempre maggio-
La quantità di sostanza dentale sana re-
un elemento attiguo mesiale e uno distale
re ai restauri adesivi nella riabilitazione
sidua è il fattore più significativo [19] ma
[26,27].
di denti trattati endodonticamente. Tali
non l’unico in grado di influenzare l’ap-
Altri fattori da considerare, non meno
tecniche restaurative hanno insite in sé,
proccio terapeutico che si dovrà adottare.
importanti, sono l’età del paziente (nei
oltre agli innegabili vantaggi della sem-
Va analizzata la cavità che residua al trat-
bambini sono da preferire metodiche
plicità e mininvasività delle procedure,
tamento endodontico e alla rimozione del
restaurative di tipo diretto) e la dispo-
l’ulteriore vantaggio di preservare e pro-
tessuto cariato: denti posteriori con una
nibilità economica del paziente che può
teggere nel tempo i tessuti coronali den-
cavità residua a una superficie e cuspidi
richiedere l’abbandono delle opzioni te-
tali residui [31-33].
robuste sono resistenti quasi quanto un
rapeutiche ideali a favore di soluzioni di
Il successo a lungo termine del dente
dente integro [20] e dunque restaurabili
compromesso fuori protocollo.
trattato endodonticamente dipenderà da
richiede
anche
l’analisi
con ricostruzioni adesive dirette. Cavità a due superfici (OD e MO) con conservazione di una cresta marginale e cuspidi
Conservativa
termine degli elementi posteriori trattati
adesive, aumenta grandemente la pro-
un’attenta valutazione di tutti quei pa-
5. CONCLUSIONI
rametri specifici del singolo caso (dente interessato, età del paziente, cavità resi-
residue di almeno 2,5 mm di spessore si
Gli intarsi adesivi a copertura cuspidale
dua, robustezza delle strutture dentali re-
avvalgono di metodiche restaurative di-
possono essere realizzati con successo
sidue, impiego funzionale del dente ecc.),
rette [21]; se lo spessore delle cuspidi è
in materiali ceramici, come dimostrano
dalla scelta della tecnica restaurativa più
inferiore a 2,5 mm è indicato invece un
i buoni risultati ottenuti da questa case
indicata, dal rispetto puntuale dei proto-
restauro adesivo di tipo indiretto a rico-
series, ma anche in materiali compositi
colli e dalla precisione clinico-operativa
pertura delle cuspidi indebolite [22]. Ca-
come riportato da numerosi altri studi in
[28].
vità a tre superfici (MOD) possono esser
letteratura [11,16,23,25,28].
restaurate con overlay indiretti [23].
A parere dell’autore l’utilizzo della vetro-
In presenza di incrinature o parafunzioni
ceramica a base di disilicato di litio può
la tecnica indiretta a copertura delle cu-
essere vantaggioso per alcuni aspetti:
CONFLITTO DI INTERESSI L’autore dichiara di essere esente da qualsiasi conflitto di interesse.
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FINANZIAMENTI ALLO STUDIO L’autore dichiara di non aver ricevuto alcun finanziamento per il presente studio.
9.
RINGRAZIAMENTI Si ringraziano Tonino D’Alicandro, titolare di laboratorio odontotecnico in Francavilla al Mare (CH), e Bruno Di Gregorio per aver eseguito i manufatti presentati in questo articolo.
10.
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