Ortodonzia
RASSEGNA
Considerazioni sul trattamento ortodontico nei pazienti affetti da diabete mellito: revisione della letteratura Considerations about diabetes mellitus and orthodontic treatment: a review L. Giannini, G. Galbiati, G. Rosso, C. Maspero, G. Farronato* Fondazione Ca’ Granda IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, UOC Chirurgia Maxillo-Facciale e Odontostomatologia
Ricevuto il 6 maggio 2013 Accettato il 7 aprile 2014
RIASSUNTO
PAROLE CHIAVE
OBIETTIVI. Il diabete mellito è una malat-
` Diabete mellito ` Trattamento ortodontico ` Parodontite ` Igiene orale ` Patologie sistemiche
tia frequente e la sua prevalenza è in co-
*Autore di riferimento Giampietro Farronato
[email protected]
stante aumento. L’odontoiatra, pertanto, dovrà occuparsi sempre più spesso della salute orale di questi pazienti. Lo scopo del lavoro è stato quello di compiere una revisione della letteratura sugli effetti che
ABSTRACT
il diabete può avere nel corso di un trat-
OBJECTIVES. Diabetes mellitus is a fre-
tamento ortodontico.
quent disease and its prevalence is constantly increasing. Therefore dentists will
MATERIALI E METODI. Sono stati con-
be treating a growing number of patients
sultati testi universitari e la banca dati
with the disease. The aim of this work
Medline considerando articoli pubblicati
was to make a review of the literature
tra il 1980 e il 2013.
about the influence of diabetes mellitus on orthodontic treatment.
RISULTATI E CONCLUSIONI. Il trattamento ortodontico nel paziente diabetico è
MATERIALS AND METHODS. Univer-
legato alla sua salute parodontale e al
sity textbooks and scientific articles pub-
controllo della malattia metabolica. Se
lished on Medline between 1980 and 2013
la malattia è poco controllata, la terapia
were considered.
ortodontica è controindicata. Se il diabete
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è ben compensato, il paziente può riceve-
RESULTS AND CONCLUSIONS. Or-
re le cure ortodontiche a condizione che
thodontic treatment of the diabetic pa-
mantenga ottimi livelli di igiene orale per
tient is strictly connected to periodontal
prevenire il danno parodontale.
health and to metabolic control of the
© 2015 EDRA SpA. Tutti i diritti riservati
RASSEGNA
conditions in order to prevent periodon-
dontic therapy is contraindicated.
tal damage.
If diabetes is well controlled, patients can be treated orthodontically, provid-
KEY WORDS
ed that they keep the best oral hygiene
` Diabetes mellitus
1. INTRODUZIONE
` Orthodontic treatment ` Periodontal disease ` Oral hygiene ` Systemic diseases
malocclusions”, “orthodontic therapy
ambientali tra cui alcuni agenti virali
and medical disorders” e “oral manife-
(Coxsackie, Citomegalovirus ecc.) [3].
Con l’aumento dell’età media e il miglio-
stations of diabetes mellitus”. Tra que-
La più recente classificazione del diabe-
ramento della qualità di vita, la richiesta
sti lavori sono stati selezionati quelli
te suggerita dall’American Diabetes As-
di cure ortodontiche da parte di pazienti
che forniscono utili informazioni sulla
sociation [4] si basa sull’eziologia della
con patologie sistemiche sta diventando
correlazione tra il diabete e le patologie
malattia e prevede la distinzione del dia-
un’evenienza sempre più frequente nella
orali, in particolare sulla necessità della
bete in:
pratica clinica moderna.
terapia ortodontica nei pazienti affetti
Una delle patologie di più frequente ri-
da tale patologia. Sono stati considerati
scontro nei pazienti ortodontici è il dia-
articoli, pubblicati tra il 1980 e il 2013,
`tipo 1 (DM1); `tipo 2 (DM2); `altri tipi di diabete (Maturity Onset
bete, seguito da patologie ematiche, leu-
che comprendono sia precedenti lavori
Diabetes of the Young o MOBY, dia-
cemia, cardiopatie, artrite reumatoide
di revisione della letteratura sia studi
bete indotto da farmaci, da infezioni
giovanile e fibrosi cistica [1]. Pertanto,
sperimentali condotti su pazienti o su
ecc.);
è importante che l’ortodontista conosca
animali da laboratorio.
cavo orale nei pazienti affetti da tali pa-
`diabete gestazionale. Il DM1 è uno stato di deficit assoluto
tutte le possibili conseguenze cliniche che si possono verificare a livello del
3. RISULTATI E DISCUSSIONE
o relativo di insulina che conduce a un aumento della glicemia, provocato dal-
3.1 CENNI DI DIABETOLOGIA > Definizione
la distruzione delle cellule beta delle
Lo scopo del presente lavoro consiste nel valutare e riassumere la relazione tra dia-
Il DM è un disordine metabolico caratte-
paziente affetto da DM1 dipende dalla
bete mellito (DM) e terapia ortodontica,
rizzato da alti livelli di glucosio ematico
somministrazione di insulina per la sua
considerando gli effetti che la patologia
(iperglicemia cronica) dovuti a una di-
sopravvivenza e senza terapia sostitutiva
sistemica provoca a livello del cavo orale
sfunzione della secrezione di insulina, ad
sviluppa gravi complicanze metaboliche
e le implicazioni nei pazienti in terapia
alterazioni della funzione dell’insulina o
acute quali la chetoacidosi e il coma [5].
ortodontica.
a entrambe [2].
Da ciò deriva la vecchia denominazione
tologie.
Ortodonzia
disease: in case of poor control, ortho-
isole pancreatiche. Ne consegue che il
di “diabete mellito insulino-dipendente”
2. MATERIALI E METODI
> Eziopatogenesi e classificazione
(IDDM) che lo distingueva dal “diabete
Diversi sono i processi eziopatogenetici
mellito non insulino-dipendente” (at-
La revisione della letteratura è stata
che possono essere coinvolti nel diabete:
tualmente definito DM2), ma tale deno-
condotta attraverso la consultazione di
difetti genetici; distruzione delle cellule
minazione non è più ritenuta appropriata
testi universitari e l’utilizzo della banca
pancreatiche provocata da infiamma-
in quanto anche nel DM2 può essere ne-
dati Medline (www.ncbi.nlm.nih.gov/
zioni, tumori, traumi o interventi chi-
cessario ricorrere alla somministrazione
pubmed). Sono stati individuati oltre
rurgici; complicanze di altre patologie
di insulina.
400 articoli utilizzando le seguenti pa-
endocrine (malattia di Cushing, feocro-
Il DM1 è il risultato dell’azione sinergica
role chiave: “orthodontic treatment
mocitoma ecc.); somministrazione ia-
di fattori genetici, ambientali e immuno-
and diabetes mellitus”, “diabetes and
trogena di corticosteroidi; diversi fattori
logici [6,7]. Per quanto concerne i fattori
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genetici, sono stati identificati circa 20
valenza globale del DM2 passerà da 135
zienti. Infatti le complicanze croniche,
loci potenzialmente associati al DM1 [8] e
milioni del 1995 a 300 milioni del 2025,
che spesso si manifestano dopo 10-15
pertanto, affinché si sviluppi la malattia,
per arrivare a 380 milioni o più nel 2030
anni dall’esordio del diabete, sono re-
è richiesta l’ereditarietà di un numero di
[10,11].
sponsabili della maggior parte della mor-
geni sufficiente a conferire la suscettibi-
Fra tutti i pazienti diabetici circa il 10%
bilità e della mortalità associate a questa
lità a essa. Il principale gene correlato al
è affetto da DM1 e il rimanente 90% da
malattia. Esse comprendono la retinopa-
rischio di diabete è localizzato nella regio-
DM2.
tia, la neuropatia e la nefropatia, la coro-
ne HLA (Human Leucocyte Antigen), sul
Il DM1 ha un picco di incidenza in età
naropatia, la vasculopatia periferica, la
braccio corto del cromosoma 6. Tuttavia
comprese tra i 5 e i 15 anni; successiva-
malattia cerebrovascolare, la gastropare-
la componente genetica, benché fonda-
mente si ha una drastica riduzione del ri-
si, le disfunzioni sessuali e le alterazioni
mentale nello sviluppo del DM1, non è
schio ma mai un completo annullamento,
cutanee (ulcera diabetica) [7].
da sola sufficiente a determinare l’insor-
così la malattia può manifestarsi anche
I principali sintomi della malattia diabe-
genza della malattia. È quindi sempre più
in età adulta. Il DM2 invece si manifesta
tica invece sono: poliuria, polidipsia, per-
verosimile l’ipotesi che l’ambiente possa
in genere dopo i 30-40 anni. Studi re-
dita di peso e maggiore suscettibilità alle
svolgere un ruolo importante nell’eziolo-
centi hanno però registrato un aumento
infezioni [14].
gia del DM1 modulando in senso positivo
dell’incidenza di questa forma di diabe-
o negativo l’espressione dei fattori geneti-
te nei bambini di Stati Uniti, Giappone,
> Terapia
ci predisponenti. I fattori ambientali pre-
Singapore e Australia (10-20% di bam-
In linea di massima, la terapia del diabe-
si in considerazione sono in primo luogo
bini diabetici negli Stati Uniti) [12]. Il
te prevede una corretta alimentazione,
gli agenti infettivi (alcuni virus e batteri),
fenomeno è strettamente associato a un
l’attività fisica e, se necessario, la sommi-
quindi gli agenti tossici e le abitudini ali-
aumento dei fattori di rischio quali diete
nistrazione di farmaci (insulina, ipoglice-
mentari (latte vaccino, sostanze diabeto-
ipercaloriche, scarsa attività fisica, obesi-
mizzanti orali). La prescrizione dietetica
gene della soia e del frumento).
tà e stress [9].
deve essere seguita scrupolosamente, in
Il DM2 è un gruppo eterogeneo di disor-
Anche per il DM1 la tendenza è in cresci-
particolare per quanto riguarda le restri-
dini solitamente caratterizzati da insuli-
ta: si prevede infatti che in Europa l’in-
zioni che comprendono zucchero e dolci.
noresistenza, alterata secrezione insuli-
cidenza del DM1 nei bambini di età infe-
L’esercizio fisico, d’altro canto, contribu-
nica e aumentata produzione di glucosio
riore a 5 anni raddoppierà entro il 2020,
isce con i suoi molteplici effetti positivi:
[7]. L’insulinoresistenza è l’aspetto prin-
mentre i casi sotto i 15 anni aumenteran-
benefici cardiovascolari, riduzione della
cipale del DM2 e consiste in una ridotta
no del 70% [13].
pressione arteriosa, calo ponderale, man-
capacità dei tessuti periferici di rispon-
Ne consegue che nei prossimi decenni
tenimento della massa muscolare, ridu-
dere alla secrezione insulinica, ma tale
l’ortodontista dovrà sicuramente rela-
zione del grasso corporeo e, soprattutto,
resistenza è relativa poiché livelli sovra-
zionarsi sempre più frequentemente con
riduzione della glicemia (durante e dopo
fisiologici di insulinemia normalizzano la
questi pazienti.
l’esercizio) e aumento della sensibilità all’insulina [7].
glicemia. La resistenza all’azione insulinica altera l’utilizzo del glucosio da parte
> Caratteristiche cliniche
dei tessuti insulinosensibili e aumenta la
Il DM viene definito da un’iperglicemia
produzione epatica di glucosio: entrambi
cronica secondaria a un difetto di produ-
3.2 MANIFESTAZIONI ORALI DEL DIABETE MELLITO
gli effetti contribuiscono all’iperglicemia
zione e/o di azione dell’insulina o più ra-
Circa metà dei pazienti affetti da dia-
del diabete.
ramente da un relativo o assoluto eccesso
bete non ne è a conoscenza e una visita
di glucagone.
attenta dall’odontoiatra può fornire le
> Epidemiologia
L’iperglicemia cronica induce a sua vol-
prime indicazioni sulla presenza della
Il DM colpisce il 3-4% della popolazio-
ta a una serie di complicanze sistemiche
malattia [9]. I segni che si riscontrano
ne mondiale [9] e la sua prevalenza è
dovute al danneggiamento e alla disfun-
nel cavo orale di pazienti diabetici poco
in costante aumento. L’Organizzazione
zione di diversi organi, con conseguenze
o per niente controllati sono: xerostomia
Mondiale della Sanità prevede che la pre-
difficili e a volte drammatiche per i pa-
(secchezza delle mucose), candidosi, sen-
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sazione di bruciore della bocca e della lin-
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gua [15], infezioni frequenti e alitosi da alcalosi respiratoria (alito acetonemico da chetoacidosi). Inoltre, nei pazienti diabetici si registra una maggiore incidenza di carie [16] associata alla riduzione della funzione antibatterica della saliva e ad alti livelli salivari di glucosio. Di contro, occasio-
`la glicazione non enzimatica delle proteine;
`una modificata omeostasi del collagene;
`modificazioni della flora batterica orale e subgengivale;
`anomalie della secrezione salivare; `il rallentamento dei processi riparativi;
può essere effettuata con relativa tranquillità in quanto la risposta parodontale è normale e si potranno altresì raggiungere risultati soddisfacenti [25,26]. L’ortodontista comunque deve sempre procedere tenendo sotto controllo le condizioni parodontali del paziente e richiedendo un ottimo livello di igiene orale, avvalendosi anche dell’eventuale utilizzo
nalmente si riscontra anche un aumento
`la microangiopatia [20].
periodico della clorexidina [1]. Soprat-
del volume della parotide. Si osserva al-
Alcuni autori ritengono che nei pazienti
tutto nei pazienti adulti, prima di intra-
tresì un’accelerazione nei tempi di per-
diabetici ben controllati il parodonto non
prendere un trattamento ortodontico, è
muta dentaria [17].
presenti alterazioni particolari rispetto
bene effettuare il sondaggio parodontale
Oltre alla maggiore cariorecettività, l’alte-
ai soggetti sani [21]. Altri autori tra cui
e rilevare l’indice di placca e l’indice gen-
razione della flora microbica riscontrabile
Rylander et al. [22] hanno invece dimo-
givale e valutare quindi la necessità della
nei pazienti diabetici poco o non curati è
strato che l’infiammazione gengivale è
terapia parodontale. In tutti i casi, la te-
responsabile della principale complicanza
sempre maggiore nei pazienti diabetici
rapia del diabete dovrà essere continuata
del diabete a livello del cavo orale: la ma-
rispetto a quelli sani [1,22] e che il con-
durante l’intero trattamento ortodontico,
lattia parodontale cronica. A differenza
trollo del diabete non migliora le con-
evitando in ogni modo terapie ortodon-
delle altre manifestazioni orali del diabe-
dizioni cliniche parodontali [23]. Per
tiche che si protraggono per molti mesi
te, la malattia parodontale è una compli-
ottenere miglioramenti della salute paro-
[25].
canza riconosciuta e ben documentata del
dontale è necessaria, invece, un’efficace e
Inoltre il paziente diabetico deve essere
DM, tanto da essere stata definita la “sesta
scrupolosa igiene orale.
curato preferibilmente al mattino, dopo
complicanza” di questa malattia [16,18].
aver consumato il normale pasto e assun-
3.3 CONSIDERAZIONI SUL TRATTAMENTO ORTODONTICO
to i farmaci abituali. A ogni appuntamen-
ca) i tessuti parodontali del paziente diabetico si mantengano sani, anche piccole
La terapia ortodontica può essere ne-
abbia seguito queste raccomandazioni
quantità di placca possono determinare
cessaria non solo nel paziente diabetico
onde evitare le complicanze acute della
un’estesa distruzione dei tessuti di so-
in età pediatrica, ma anche nel paziente
malattia (crisi ipoglicemica o iperglice-
stegno del dente. Questo accade perché il
adulto per correggere i problemi occlusa-
mica) nel corso delle procedure odonto-
DM è una malattia sistemica che compor-
li correlati a precedenti perdite dentali o
iatriche, specie se lunghe.
ta un calo dei poteri di difesa dell’ospite.
a cedimenti parodontali dovuti alla rapi-
Holtgrave et al. [27] hanno studiato i mo-
Le modalità attraverso le quali il diabete
da progressione della malattia parodon-
vimenti ortodontici su topi da laboratorio
favorisce l’insorgenza delle parodonti-
tale [24].
diabetici e hanno notato differenze carat-
ti non sono state ancora perfettamente
Il trattamento ortodontico nel soggetto
teristiche; tra le più importanti vi sono
chiarite [19]. Esiste, però, una significa-
diabetico è strettamente legato alla sua
la microangiopatia dell’area gengivale e
tiva evidenza che alla base di quest’as-
salute parodontale e al controllo del-
una rigenerazione ossea più lenta, oltre
sociazione vi siano diversi meccanismi
la malattia metabolica. Secondo diver-
alla maggiore fragilità parodontale.
patogenetici quali:
si autori, tra cui Proffit et al. [25], se la
La microangiopatia può interessare il
`il deficit di funzione dei granulociti
malattia è poco controllata (emoglobina
circolo periapicale e provocare dolore,
Sebbene in assenza di fattori locali (plac-
polimorfonucleati;
to è opportuno accertarsi che il paziente
glicosilata HbA1c > 9%) bisogna evitare
pulpite, dolore alla percussione, fino alla
`una risposta infiammatoria alterata
o escludere il trattamento ortodontico
perdita di vitalità dell’elemento [28,29].
alla cui origine vi sarebbe l’elevata
perché esiste il reale rischio di accelerare
Pertanto, nel corso di terapie ortodonti-
produzione di citochine nel soggetto
il danno parodontale. Se invece il diabete
che in cui si compiono movimenti dentali
diabetico;
è ben compensato, la terapia ortodontica
importanti, è opportuno controllare la
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Ortodonzia
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vitalità dei denti coinvolti e ricorrere a
la patologia non può essere ignorata: il
forze leggere [9].
paziente dovrà essere informato della sua
Per quanto concerne la fragilità paro-
maggiore propensione all’infiammazione
dontale tipica del diabete, questa risulta
gengivale e dovrà quindi mantenere otti-
associata al danneggiamento delle pro-
mi livelli di igiene orale per prevenire il
teine coinvolte nel rimodellamento delle
danno parodontale a cui è maggiormente
fibre del legamento: un recente studio di
predisposto.
Zhang et al. [30] ha rilevato che nei pa-
Se invece il paziente diabetico ben com-
zienti diabetici si osservano una diminu-
pensato ha già manifestato danni paro-
zione del collageno di tipo 1 e un aumento
dontali, sarà necessario prima ricorrere
di MMP-1 (Matrix Metalloproteinase-1),
alle cure del parodontologo.
un enzima (collagenasi) coinvolto nella
È opportuno inoltre evitare terapie
distruzione della matrice extracellulare
ortodontiche che si protraggono per mol-
e del collageno (di tipo I, II e III) sia in
ti mesi e se nel corso del trattamento l’or-
processi fisiologici (rimodellamento dei
todontista dovesse osservare un peggio-
tessuti, sviluppo embrionale ecc.) sia in
ramento del controllo metabolico della
processi patologici (artrite ecc.) [30-32].
malattia, il paziente dovrà essere inviato
Nei pazienti diabetici, inoltre, si osser-
al diabetologo per modificare la terapia.
vano alterazioni ossee e negli ultimi anni
In ogni caso, vari aspetti dei meccanismi
sono stati condotti diversi studi per ca-
biologici che portano al danno parodon-
pirne le cause. In particolare si è cerca-
tale nei pazienti diabetici non sono anco-
to di indagare i motivi dell’aumento del
ra stati compresi, pertanto nei prossimi
riassorbimento di osseo alveolare e uno
anni ci si aspettano altre ricerche che do-
studio brasiliano ha rilevato che alla base
vranno promuovere lo sviluppo di nuovi
di questo fenomeno vi è l’aumento degli
metodi terapeutici rispettosi dei tessuti e
osteoclasti nell’area periapicale e del set-
del paziente [34].
Il DM è una malattia molto comune e l’odontoiatra dovrà frequentemente occuparsi della salute orale di questi pazienti.
7.
8. 9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
to interradicolare [33].
4. CONCLUSIONI
6.
CONFLITTO DI INTERESSI Gli autori dichiarano di non avere alcun conflitto di interessi. FINANZIAMENTI ALLO STUDIO Gli autori dichiarano di non aver ricevuto finanziamenti per il presente studio
17.
18.
Nel caso in cui sia necessario effettuare un trattamento ortodontico su pazienti diabetici, se la malattia è poco o per
BIBLIOGRAFIA 1.
niente controllata esso è controindicato. Se invece il diabete è ben compensato, non vi sono complicanze della malattia e i tessuti parodontali sono in salute, il paziente può ricevere le cure ortodon-
2. 3.
tiche normalmente, in quanto le condizioni del cavo orale sono sovrapponibili
4.
a quelle dei soggetti sani. Bisogna però adottare opportuni accorgimenti perché
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