Restauri estetici parziali nei settori frontali con metodiche CAD-CAM: verifica della qualità del rilievo dell’impronta ottica

Restauri estetici parziali nei settori frontali con metodiche CAD-CAM: verifica della qualità del rilievo dell’impronta ottica

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Conservativa

ARTICOLO ORIGINALE

Restauri estetici parziali nei settori frontali con metodiche CAD-CAM: verifica della qualità del rilievo dell’impronta ottica Partial aesthetic restorations in anterior teeth with CAD-CAM methods: inspection of the optical impression’s quality E. Mancone*, S. Porro, F. Brenna Università degli Studi dell’Insubria (Varese-Como), Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria

Ricevuto il 8 gennaio 2014 Accettato il 8 giugno 2014 *Autore di riferimento Erica Mancone [email protected]

RIASSUNTO

rosso. Stabilizzata la faccetta sul monco-

OBIETTIVI. Confrontare la capacità di lettu-

ne, si è misurata la distanza tra il bordo

ra della telecamera del sistema CAD-CAM

nero e quello rosso sui lati vestibolare,

con diverse polveri presenti in commercio,

mesiale, distale e palatale.

e valutarne la differenza in termini di distanza marginale restauro-moncone.

RISULTATI. Le maggiori distanze marginali sono state osservate con la seconda

MATERIALI E METODI. Il lavoro è stato

polvere (I) a livello vestibolare, distale e

svolto tramite l’utilizzo di un supporto

palatale. Le minori distanze si sono evi-

preparato per faccette con denti in re-

denziate con la polvere C sui lati vestibo-

sina sfilabili. Sono state realizzate cinque

lare e distale.

faccette per ognuna delle tre polveri

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usate per la lettura dell’impronta ottica:

CONCLUSIONI. I risultati più vantaggio-

Vita Spray – Cerec Propellant (V); Con-

si sono stati forniti dalla terza polvere

trast Spray – Ivoclar Vivadent (I); Cerec

(C). Sono necessarie ulteriori ricerche

Optispray – Sirona Dental Systems (C). Si

sull’utilizzo della telecamera in tutti i suoi

è adoperato lo stesso moncone per l’ese-

aspetti poiché attualmente in letteratura

cuzione delle faccette, sono stati tracciati

mancano studi che consentano di deter-

il margine della preparazione con un pen-

minare gli errori da eccessiva o ridotta

narello nero e, contemporaneamente, il

polverizzazione e come questi influenzino

bordo della faccetta con un pennarello

l’adattamento finale del restauro.

© 2015 EDRA LSWR SpA. Tutti i diritti riservati

ARTICOLO ORIGINALE

ed for each of the three scan sprays used

using the C spray on buccal and distal

` CAD-CAM ` Restauri estetici ` Telecamera ` Impronta ottica ` Polvere opacizzante

for the optical impression: Vita Spray

sides.

– Cerec Propellant (V); Contrast Spray – Ivoclar Vivadent (I); Cerec Optispray

CONCLUSIONS. The most advantageous

– Sirona Dental Systems (C).

results were obtained by using the third

The same stump was used for the exe-

powder (C). Further research is still nec-

cution of the veneers; the preparation

essary on the use of the camera in all of its

ABSTRACT

margin was traced with a black mark-

aspects, as the literature is still missing

OBJECTIVES. The aim of this study is to

er whereas the edge of the veneer was

studies able to determine errors due to

compare the reading ability of the CAD-

traced with a red one. After stabilizing

excessive or reduced pulverization and

CAM camera with different powders

the veneer on the stump, the distance be-

how these can influence the adaptation

available on the market, and to evaluate

tween the black and the red margin on

of the final restoration.

the relevant differences in terms of mar-

buccal, mesial, distal and palatal sides

ginal distance.

was measured.

MATERIALS AND METHODS. The work

RESULTS. Longer marginal distances

KEY WORDS

was implemented by using supports

were observed with the second powder

made of removable resin teeth prepared

(I) on buccal, distal and palatal sides.

for veneers. Five veneers were fabricat-

Shorter distances were recorded by

` CAD-CAM ` Aesthetic restorations ` Camera ` Optical impression ` Scan spray

luminosa; grazie a ciò, dialogare con un

tiche e scansioni laser, e fondamentale è

1. INTRODUZIONE

Conservativa

PAROLE CHIAVE

computer non più digitando i comandi

stata la sostituzione dei convenzionali di-

CAD-CAM è l’acronimo di “Computer

alfanumerici su una tastiera, ma trac-

schi per fresatura con una varietà di frese

Aided Design-Computer Aided Manufac-

ciando linee e punti con un raggio di luce

diamantate [2].

turing” e designa la progettazione tridi-

costituì una vera rivoluzione per l’am-

In effetti la vera rivoluzione non è stata e

mensionale di un oggetto sul monitor di

biente virtuale dei computer: un nuovo

non è quella relativa allo scanner; è stata

un computer con conseguente produzio-

modo di interagire con la macchina.

invece la possibilità di interpretare con

ne automatizzata dello stesso tramite una

Negli anni si è assistito a una conside-

sicurezza e facilità i miliardi di informa-

macchina fresatrice [1].

revole accelerazione nello sviluppo di

zioni necessarie per produrre un modello

Questo sistema permette infatti di realiz-

numerosi sistemi CAD-CAM, come con-

virtuale.

zare o acquisire direttamente un modello

seguenza del significativo miglioramento

Anche se la precisione e l’adattamento

digitale e di inviarlo sotto forma di dati

nelle prestazioni sia dei computer sia dei

dei restauri sono migliorati con le modi-

numerici a una macchina per procedere

software applicativi. I progressi nelle mo-

fiche al sistema CAD-CAM, ci sono anco-

alla sua realizzazione.

derne tecniche di scansione, infatti, han-

ra zone “grigie” in grado di influenzare

Nel corso degli ultimi quarant’anni il

no portato questa tecnologia a un livello

negativamente la precisione del restauro:

CAD-CAM ha rivoluzionato il mondo

di applicabilità certamente importante:

le possibili fonti di errori dimensionali

produttivo. Gli albori di questa tecnolo-

nel corso degli ultimi due decenni nume-

includono l’applicazione della polvere

gia, che tanto ha influito sulle procedure

rose ricerche hanno condotto all’odier-

antiriflettente, il disallineamento della

di produzione industriale, risalgono all’i-

no successo della tecnologia CAD-CAM

fotocamera e la precisione dell’impronta

nizio degli anni Sessanta con la presenta-

dentale, molteplici sono stati i metodi

ottica intraorale [3].

zione della prima interfaccia grafica che

per raccogliere i dati tridimensionali del

Date queste premesse il presente lavoro

si avvaleva di una tavoletta e una penna

dente preparato tramite telecamere ot-

si focalizza su un argomento importante

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Conservativa

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`5 faccette con polvere Contrast Spray

quale il rilievo dell’impronta ottica, pun-

dettagli della preparazione, unitamente

to debole del clinico. Si è voluto cercare

a un software capace di acquisire più fa-

un metodo semplice, affidabile e replica-

cilmente le informazioni riducendo così i

bile per costruire il manufatto protesico.

tempi operativi [5].

Per avvalorare tali obiettivi si è esamina-

Dalla fine del 2002 si è sperimentato il

Tutte le fasi di polverizzazione e acqui-

ta la precisione di lettura del sistema ot-

software Cerec 3D: questo sistema infor-

sizione sono state eseguite da un solo

tico attraverso l’impiego di tre differenti

matico consente la rapida visualizzazione

operatore, per minimizzare le differenze.

polveri opacizzanti disponibili in com-

tridimensionale dell’impronta ottica di

Durante la polverizzazione si è procedu-

mercio, volendo così paragonare le loro

inlay, onlay e di differenti preparazioni,

to in modo da ottenere una superficie

eventuali differenze fisico-strutturali per

anche di un’intera emiarcata, con rilievo

omogeneamente opacizzata, data l’im-

determinare i migliori parametri di scelta

dei punti di contatto interdentali e dei

possibilità di standardizzare il processo

atti a favorire il maggior grado di preci-

rapporti tra le due arcate. La versione at-

di opacizzazione a causa delle variabili

sione dell’impronta ottica stessa.

tuale del software è la 4.2.4 [6].

intrinseche alle modalità di spruzzo delle

Il sistema CAD-CAM con cui si è svolto

varie bombolette.

il lavoro è il Cerec SW 4.0 (Sirona Den-

Il modello con i monconi sfilabili è stato

tal Systems, Bensheim, Germania) con

scannerizzato secondo le modalità di

Fra tutti i sistemi CAD-CAM dedicati al

telecamera Cerec Bluecam e unità di mo-

utilizzo clinico del sistema Bluecam,

dentale, il più utilizzato è Cerec, presen-

laggio Cerec MC XL. È stato utilizzato un

eseguendo a tal fine un’acquisizione

te sul mercato da oltre 25 anni. Proposto

supporto standard internazionale (Ivo-

principale e integrandola con altre da dif-

commercialmente prima da Siemens e

clar Vivadent, mod. UJ IPS E max incl.

ferenti angolature, mediante sovrapposi-

oggi da Sirona, è stato il primo macchina-

STUMPS) già preparato per faccette con

zione di almeno un terzo delle superfici

rio “chairside”: tutto di fianco al paziente.

denti in resina sfilabili, e ci si è focalizzati

contigue, fino a ottenere un modello tri-

Ideato dal dottor Mormann e dall’inge-

sulla preparazione dell’elemento 2.1.

dimensionale completo.

gnere Brandestini, fin dalla sua introdu-

Sono state eseguite le registrazioni su 15

Si è poi usato lo stesso moncone, previa

zione in commercio il sistema soprano-

faccette con 3 polveri opacizzanti a base

accurata detersione, per l’esecuzione di

minato ha subito numerose modifiche

di biossido di titanio di diversa granulo-

tutte le faccette e dopo averlo stabilizzato

tecniche. Nel 1988 fu presentato il siste-

metria e con vari propellenti non specifi-

con cera azzurra (Cera Azzurrina Mor-

ma Cerec 1: le indicazioni si limitavano

cati nelle note tecniche fornite dalle case

bidissima Zeta, Industrie Zingardi, Novi

alla sola realizzazione di restauri intra-

produttrici:

Ligure, AL), si è tracciato il margine del-

coronali come inlay a una o due super-

`Vita Spray – Cerec Propellant 250 mL

la preparazione con un pennarello nero

fici e faccette monocromatiche, il tutto

(Vita Zahnfabrik, Bad Sackingen,

indelebile a punta fine (Stabilo OHPen

mediante l’impiego di un unico materia-

Germania);

Universal Permanent, art. 843/46, Sta-

2. MATERIALI E METODI

con codici I1, I2, I3, I4, I5;

`5 faccette con polvere Cerec Optispray con codici C1, C2, C3, C4, C5.

le, la ceramica feldspatica in blocchetti

`Contrast Spray – Ivoclar Vivadent

bilo International GmbH, Heroldsberg,

preconfezionati dall’azienda Vita® [4].

Chairside kit 50 mL (Ivoclar Vivadent

Germania) (fig. 1). Contemporaneamente

AG, Schaan/Liechtenstein);

si è colorato il bordo della faccetta con un

Nel 1994 il sistema Cerec 2 fu in grado di creare non solo restauri intracoronali ma anche corone complete, presentando

`Cerec Optispray 50 mL (Sirona Dental Systems).

pennarello rosso indelebile a punta fine (Stabilo OHPen Universal Permanent,

due differenze fondamentali rispetto alla

Le faccette sono state realizzate con lo

art. 843/46) (fig. 2). Queste fasi di mar-

prima generazione: l’introduzione di un

stesso materiale (IPS Empress CAD, Ivo-

catura sono state eseguite per aumentare

nuovo software e l’utilizzo sia di un disco

clar Vivadent) e con la stessa dimensione

il contrasto tra le varie strutture e quindi

sia di un cilindro diamantato per il fre-

del blocchetto (I12) e colore HT A1.

facilitare la successiva visione sul mo-

saggio.

Questo il prodotto:

nitor, senza causare lo scostamento dei

Nel 2000 fu introdotto il sistema Cerec

`5 faccette con polvere Vita Spray cui

margini da registrare.

3 dotato di una migliore telecamera in-

sono stati attribuiti codici V1, V2, V3,

Il lavoro è proseguito con il posiziona-

traorale, in grado di riprodurre maggiori

V4, V5;

mento, mediante spatolino, di 0,5 g di

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ARTICOLO ORIGINALE

Conservativa

Fig. 1

Margine della preparazione del moncone tracciato con pennarello nero indelebile a punta fine

Fig. 2

Disegno del bordo della faccetta tracciato con pennarello rosso indelebile a punta fine

vaselina rossa (Duralay, Reliance Dental

to di ottenere in modo riproducibile un

palatale (fig. 4 a-d). La seguente fase ope-

MfgCo, Worth, Illinois, Stati Uniti) sulla

contatto intimo tra le varie faccette e il

rativa è consistita nel posizionare il mon-

superficie interna della faccetta per sta-

moncone (fig. 3).

cone con relativa faccetta su un supporto

bilizzarla sul moncone; la preparazione

Sul moncone sono state disegnate alcu-

millimetrato e fotografarli su ogni lato

con spalla palatale ha permesso un po-

ne piccole linee per indicare i punti per

(vestibolare, mesiale, distale e palatale)

sizionamento univoco della faccetta e la

la successiva valutazione della precisione

dopo aver collocato il tutto su un banco

scorrevolezza della vaselina ha consenti-

marginale: vestibolare, mesiale, distale e

da lavoro fotografico per standardizzare

4a

4b

4c

4d

Fig. 3

Stabilizzazione della faccetta sul moncone mediante vaselina rossa

Fig. 4a-d Punti per la successiva valutazione della precisione marginale: a) vestibolare; b) mesiale; c) distale; d) palatale

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ARTICOLO ORIGINALE

Conservativa

Fig. 5

Tab. I

Misurazione della distanza tra il bordo nero e quello rosso di ciascuna faccetta

Distanze marginali su ognuno dei lati esaminati Vestibolare

Mesiale

Distale

Palatale

Maggiore distanza

I1 0,40 mm

I5 0,35 mm

I4 0,43 mm

I1 0,53 mm

Minore distanza

C1 0,02 mm

C3 0,12 mm

C2 0,01 mm

V4 0,11 mm

6b

6a

6c

Fig. 6a,b Maggiori distanze con la seconda polvere (I) a livello: a) vestibolare; b) distale; c) palatale

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ARTICOLO ORIGINALE

7b

Conservativa

7a

Fig. 7 a,b Minori distanze con la terza polvere (C) sui lati: a) vestibolare; b) distale

le posizioni relative, la lunghezza focale

Risulta quindi che le maggiori distanze

nale dipende dal metodo di misurazione,

e le luci.

marginali si riscontrano con la secon-

dalla posizione e dal numero di misura-

Al fine di valutare quale fosse la polvere

da polvere nei codici di restauro I1 e I4

zioni: Wang et al. [15], avvalendosi di un

più vantaggiosa, che mostrasse la mino-

a livello vestibolare, distale e palatale

software per l’analisi di immagini, hanno

re distanza marginale restauro-moncone

(fig. 6a-c). Si rilevano invece le minori di-

valutato lo spessore del cemento per on-

nel risultato finale a faccetta eseguita, si

stanze con la terza polvere nei codici di

lay in 44 punti misurati su ciascuna se-

è utilizzato il programma GIMP 2.8 (Gnu

restauro C1 e C2 vestibolarmente e distal-

zione linguale, distale, mesiale e vestibo-

Image Manipulation Program, Softonic

mente (fig. 7a,b).

lare, ottenendo un valore medio di 201,3

International SA, Barcellona, Spagna): un software libero per la creazione e il fotoritocco di immagini digitali.

± 78,0 μm. Reich et al. [14] invece hanno

4. DISCUSSIONE

analizzato la distanza marginale di 7 onlay realizzati con Cerec 3D, valutati attra-

Un secondo operatore ha lavorato sul-

I restauri in ceramica sono impiegati

verso il microscopio a scansione elettro-

le immagini digitali di ciascuna faccetta

come valida alternativa ai restauri pro-

nica in 11 punti di riferimento: su ciascuno

codificate con sigle, visionandole con

tesici in metalloceramica convenzionale

di essi sono state eseguite 5 misurazioni a

ingrandimento al 100% (3.872 x 2.592

[7,8]. Oltre alla resistenza alla frattura

una distanza di 250 μm, per un totale di

pixel). Con l’ausilio dello strumento

e all’estetica, l’adattamento marginale

385 valori. In questo caso il riferimento

“misurino” del suddetto programma si è

è uno dei criteri per il successo a lungo

medio è risultato pari a 70 ± 32 μm.

misurata la distanza tra il bordo nero e

termine di tutte le corone in ceramica [9].

Hembree [16] nel 1995 ha valutato la

quello rosso (distanza marginale) di ogni

Studi in vivo hanno rilevato che una

distanza marginale di intarsi realizzati

restauro sui lati vestibolare, mesiale, di-

grande discrepanza marginale è correlata

con il sistema Cerec visionandoli al mi-

stale e palatale (fig. 5).

a un più alto indice di placca con conse-

croscopio dopo che ogni preparazione

In tabella I sono riportati i valori più si-

guente peggioramento delle condizioni

era stata rivestita dapprima con polvere

gnificativi.

parodontali [10]; una distanza marginale

applicata mediante aerosol, successiva-

inferiore a 100 μm è auspicabile e accet-

mente con polvere applicata mediante la

tata clinicamente [11].

siringa aria-acqua derivante da un riuni-

Alcuni studi hanno valutato le differenze

to e infine con un pennello idrosolubile:

Le maggiori distanze si sono evidenziate

nella distanza marginale tra il sistema

le distanze rilevate non differivano si-

con la faccetta avente codici I4 a livello

Cerec 3 e il Cerec 3D: i valori variavano

gnificativamente, ma le superfici trattate

distale (0,43 mm) e I1 sul lato palatale

ampiamente a causa delle diverse tecni-

con il pennello sono risultate migliori per

(0,53 mm). Le minori distanze sono sta-

che di misura, del tipo di restauro (coro-

quanto concerne l’adattamento.

te invece osservate con la faccetta avente

ne, inlay e onlay) e del materiale utilizza-

Uno studio in vitro ha invece cercato di si-

codici C2 a livello distale (0,01 mm) e C1

to (ceramica o resina) [12-14].

mulare le condizioni cliniche del cavo ora-

sul lato vestibolare (0,02 mm).

La valutazione della discrepanza margi-

le. Da Costa et al. [17] hanno infatti prepa-

3. RISULTATI

DENTAL CADMOS

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173

rato un molare secondo le linee guida del

nel presente studio possono essere fuor-

sistema Cerec: la superficie occlusale era

vianti a causa della complessità nel ripro-

liscia e scorrevole con conicità delle pareti

durre esattamente la stessa quantità di

di 6-8°, le pareti interne della cavità erano

polvere applicata sul moncone da parte

ben definite e i margini della spalla aveva-

dello stesso operatore. Ma è pur vero che

no uno spessore di 1 mm. La preparazione,

finora in letteratura non esiste alcuno

l’applicazione della polvere e l’impronta

studio in grado di determinare gli erro-

ottica sono state effettuate su un model-

ri che possono verificarsi dopo eccessiva

lo di arcata assemblato in un manichino,

o ridotta polverizzazione e come questi

così da simulare le normali condizioni

possano influenzare l’immagine e l’adat-

cliniche. La presa delle impronte è stata

tamento finale del restauro.

effettuata sia sul dente di riferimento sia sull’arcata del manichino. Sulla scorta delle analisi svolte, gli autori hanno riportato

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che la distanza marginale non differiva tra

In questo studio si è voluto valutare l’a-

l’impronta intraorale (111,6 ± 34,0 μm) ed

dattamento marginale di 15 faccette in

extraorale (116,8 ± 42,3 μm) e che le su-

vetroceramica a base leucitica con tre

perfici linguali e occlusali mostravano gap

diverse polveri opacizzanti. Nonostante

marginali inferiori.

i limiti derivanti dall’esiguo numero dei

Al fine di migliorare i risultati clinici, si

campioni esaminati, sono state tratte le

consiglia di agitare la polvere prima di

seguenti conclusioni preliminari.

applicarla e di posizionarla con spruzzi

`I risultati a faccetta eseguita risultano

brevi e in diverse posizioni in modo da

essere più vantaggiosi tramite utilizzo

ottenerne uno strato uniforme.

della terza polvere presa in esame (Ce-

Gran parte del problema ruota attorno

rec Optispray, Sirona Dental Systems).

alla cattura dell’immagine a causa di dif-

`Non vi sono differenze significative tra

ficoltà intrinseche, non ultima la teleca-

le misurazioni con la prima e la secon-

mera stessa: può risultare ingombrante,

da polvere sui lati palatale e mesiale.

poco maneggevole e soggetta a errori di

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5. CONCLUSIONI

`A influenzare il restauro finale sono

angolazione nelle tre dimensioni, nonché

anche

agli errori derivanti dai tremori naturali

dall’operatore, per esempio l’applica-

della mano e del braccio. Allo stato at-

zione della polvere e il punto di posi-

tuale non esiste però alcun dispositivo

zionamento della telecamera. Questi

affidabile in grado di eliminare o ridurre

possono variare a ogni utilizzo del

i problemi dovuti dall’instabilità della telecamera [18].

alcuni

fattori

determinati

sistema.

`Uno dei fattori che influenza mag-

Si può concludere che la revisione della

giormente la precisione del restau-

letteratura ha dimostrato come il sistema

ro, fatta salva la corretta osservanza

CAD-CAM Cerec di Sirona Dental Sys-

delle procedure di acquisizione, è lo

tems sia affidabile e offra ottimi risulta-

spessore dello strato di polvere opa-

ti clinici, pur persistendo ancora alcune

cizzante applicato per rendere la pre-

aree che costituiscono motivo di preoccu-

parazione visibile allo strumento di

pazione perché in grado di influenzare la

scansione.

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correttezza del restauro.

L’odontoiatria computerizzata ha anco-

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B12-2014

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facilitato il lavoro del clinico e ha portato merito a questa disciplina in quanto consente di effettuare restauri di ottima qualità e con vari materiali in una sola visita utilizzando semplici procedure. Attualmente si ha la certezza che la scienza e la tecnologia supereranno ciò che si pensava essere impossibile fino a pochi anni fa, così come il CAD-CAM ha fatto in passato; si può avere una visione più chiara di come lavoriamo oggi e di come lavoreremo in futuro. CONFLITTO DI INTERESSI Gli autori dichiarano di non avere alcun conflitto di interessi. FINANZIAMENTI ALLO STUDIO Gli autori dichiarano di non aver ricevuto finanziamenti istituzionali per il presente studio. BIBLIOGRAFIA 1.

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Conservativa

il sistema CAD-CAM ha indubbiamente